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Item Number: 110711
Title: Alfonso I d'Este, Le immagini e il potere : Da Ercole de' Roberti a Michelangelo
Author: Farinella, Vincenzo
Price: Not Available
ISBN: 9788889854334
Description: con la Cronistoria biografica di Alfonso I d'Este di Marialucia Menegatti e il Pulcher visus di Scipione Balbo a cura di Giorgio Bacci. Milano: Officina, 2014. 24cm., hardcover, 1042pp., 319 illus. Summary: Alfonso I d’Este (1476-1534) costituisce un caso esemplare, nell’Italia rinascimentale, del rapporto strettissimo esistente tra mecenatismo artistico e attività politica: il terzo duca di Ferrara fu infatti non solo uno degli indiscussi protagonisti della storia europea nel primo terzo del Cinquecento (come dimostra l’Appendice biografica della Menegatti, basata su nuovi spogli documentari), ma anche uno dei più illuminati mecenati delle arti del suo tempo, capace di porre la corte di Ferrara al centro della vita culturale italiana, potendo contare su una serie di “artisti di corte” di indiscusso prestigio (come Ercole de’ Roberti, Antonio Lombardo, Dosso Dossi) e rivolgendosi, all’esterno, ai massimi geni in circolazione (da Raffaello a Michelangelo, da Fra' Bartolomeo a Tiziano). Eventi storici e commissioni figurative, negli anni di Alfonso I, si illuminano a vicenda, delineando il profilo di un committente d’eccezione, in grado unire una viscerale passione per le arti alla capacità di piegare gli artisti ai propri fini politici. Dopo una sintesi delle maggiori imprese figurative estensi che precedono il ducato di Alfonso I, dallo Studiolo di Belfiore al Salone dei Mesi di Schifanoia, Farinella esamina la formazione figurativa del nuovo duca e le sue principali commissioni, sempre legate a avvenimenti politici e istanze propagandistiche. Così lo “studio dei marmi” di Antonio Lombardo viene letto come una risposta alla congiura ordita ai danni di Alfonso I da don Giulio d’Este, mentre il Cristo della moneta di Tiziano e la monetazione del periodo divengono parte del duello delle immagini con papa Giulio II. Del “camerino delle pitture”, l’opera di mecenatismo di maggior prestigio del duca, si dà un'approfondita lettura, analizzando la complessa iconografia dei dipinti di Bellini, Tiziano e Dosso incentrata sulle figure di Bacco, Venere ed Enea. Infine, si dà conto di altre importanti commissioni di Alfonso I, dal Giove, Mercurio e la Virtù di Dosso Dossi, per la delizia di Belfiore, alle opere richieste a Michelangelo (la Leda, di cui esiste il cartone).

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