Summary: Le schede sono così suddivise: I. Dipinti autografi: 301 opere In questa sezione vengono esaminati tutti i dipinti ritenuti autografi in base a esame stilistico e/o documentazione d'archivio. L'ordine procede dalla supposta cronologia (per una consultazione in chiave iconografica o topografica, cfr. gli appositi indici). Per le misure, si espone l'altezza prima della base. Quando non sia fornita precisazione contraria, le iscrizioni riportate sono da ritenersi di mano del pittore. Dopo il titolo considerato corretto, si richiamano, tra parentesi, le eventuali altre denominazioni. II. Dipinti di attribuzione sospesa o non condivisa: 473 opere Questa sezione registra le indicazioni attributive della bibliografia che risultino discutibili o palesemente erronee, ma anche quelle in attesa di conferma o attualmente non controllabili. La seriazione è di tipo iconografico e segue questa successione: autoritratti presunti, ritratti e teste idealizzate, teste sacre, figure e storie sacre, figure e storie profane, vedute e paesaggi. A facilitare ulteriormente la ricerca delle singole voci provvedono gli appositi indici. Va da sé che sono ritenute apocrife le sottoscrizioni "Piccio" o simili, seguite o no da data, nelle unità espunte dal corpus del pittore. In capo alle schede, dopo il titolo considerato corretto, si riportano, tra parentesi, le eventuali altre denominazioni. L'incrocio dei dati provenienti da vecchi repertori privi di illustrazioni (in primo luogo, l'appendice Elementi di un catalogo generale posta in Caversazzi 1946, quindi diversi cataloghi di vendita o di mostra) lascia in sospeso una ridotta percentuale di voci. Infatti, non si è ritenuto opportuno istituire schede per alcuni titoli generici che potrebbero portare a opere già considerate sotto altra più precisa intestazione. Al proposito, le indicazioni di misure e di supporto fornite dalle fonti non sono dirimenti, poiché rivelano spesso approssimazioni e confusioni. III. Antologia grafica: 76 opere Questa sezione propone, secondo la cronologia (in alcuni casi documentata, in altri supposta), una scelta dalla vasta produzione del Piccio disegnatore. Si tratta, talvolta, di fogli e "cartoni" in diretto rapporto preparatorio con dipinti (anche non pervenuti), così da integrarne la conoscenza dal punto di vista progettuale. Allo stesso tempo, il repertorio intende fornire il paradigma delle modalità operative dell'artista sul terreno specifico. Nell'annotazione delle misure, l'altezza precede la base. Quando non sia altrimenti precisato, le iscrizioni riportate sono da ritenersi autografe. Dopo il titolo considerato corretto, si richiamano, tra parentesi, le eventuali precedenti denominazioni.

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